Parlando di... Stringimi più che puoi di Gail McHugh

STRINGIMI PIU' CHE PUOI 

di Gail McHugh




Gli ingredienti per una storia di successo c'erano tutti: una protagonista bella, fragile e orfana; un eroe ricco, determinato e latin lover. E poi l'amor fou, quel sentimento fulminante che fin dalle prime righe -fin dal primo sguardo- infiamma l'animo di Gavin, l'attore principale di questa commedia degli equivoci. L'ostacolo principale? Gettonatissimo: lei sta per sposarsi. Il suo futuro marito è uno stronzo, la tradisce -ma lei, la tonna, di scaricarlo proprio non se la sente. Nonostante l'attrazione nei confronti di Gavin sia potentissima, tanto potente che Emily si spingerà oltre i suoi preziosissimi principi pur di assaggiare la tentazione... la mela proibita, il sogno di ogni donna, un uomo che tutte noi pagheremmo per avere nella nostra vita. O quasi. Perché questa storia, un romance dal potenziale proprio niente male, è scritta con lo stile di una fanfiction. I cliché piacciono a noi tutte fanatiche del rosa, ma non in eccesso: Stringimi più che puoi è un libro così prevedibile che gli sbadigli si sprecano. I personaggi sono, involontariamente, delle caricature di se stessi, perché non c'è nessun motivo -nessuno- per cui non possano mettersi insieme e coronare il loro amore fin dalle prime pagine del libro. Di ostacoli significativi non vi sono tracce. Lui non è neanche uno di quei terribili maniaci del controllo alla Mr.Grey -questo sì che è un ostacolo, perché un uomo che ti segue ovunque e controlla tutto quello che fai potrebbe essere un vero motivo di conflitto tra i protagonisti. Cosa c'è, in questo romanzo, che non funziona? Al di là dei fastidiosissimi cliché, è l'estrema semplicità con cui è scritto e in cui i personaggi sono caratterizzati a rendere Stringimi più che puoi un libro poco coinvolgente, in cui l'emozione è centellinata e la storia d'amore poco sofferta e sospirata. Lo consiglio? Sì, se siete in spiaggia e la vostra unica alternativa a questo romance è una vecchia edizione di Cioè -e forse neanche allora. 


Ps: nel frattempo io mi dedico a un libro che reputo molto più stimolante; il libro in questione è Il mondo nuovo di A.Huxley e, anche se l'ho appena iniziato, sento già che tra me e Huxley c'è un grande, grandissimo feeling.

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